Alla scoperta del cervello: parte seconda la memoria
La memoria
Imparare è stata l'arma vincente della specie umana, imparare significa accumulare esperienze e affinare le proprie capacità.
Cosa sappiamo sui meccanismo dell'apprendimento e come si modifica il cervello quando qualcosa viene fissato nella mente?
Già nei secoli scorsi si teorizzava che l'apprendimento provocasse delle modifiche a livello cerebrale, oggi lo si può affermare su base scientifica, i neuroni che hanno l'aspetto di una piantina, quando sono sottoposti a stimoli tendono a svilupparsi maggiormente, a creare nuovi rami, è come se avessero trovato un terreno fertile nel quale progredire, le sinapsi aumentano i collegamenti, come se per imparare e memorizzare, dovessero percorre nuove strade per fissare concetti sconosciuti.
Ovviamente il tutto resta limitato alla potenzialità della specie, uno scimpanzè per quanto stimolato, non potrà mai fare quello che fa un essere umano.
Questo ci fa capire che soprattutto nei primi anni di vita, il confronto giornaliero con l'ambiente è fondamentale per la crescita, un neonato non ha idee, non ha cultura, dal suo rapportarsi o meno con l'ambiente, lo stesso bambino potrà diventare uno scienziato o un bambino lupo se fatto crescere in contesti diversi.
La manipolazione
Quando parliamo con qualcuno, tutti i giorni e per qualsiasi motivo, gli modifichiamo il cervello, gli creiamo infatti, un ribollio chimico fra i neuroni, con la conseguenza di stimolare lo sviluppo di rametti, sinapsi, collegamenti, il fatto è che dopo queste modificazioni il cervello non sarà più lo stesso. In realtà nessuno mai riuscirà a far agire a proprio piacimento un individuo perchè ognuno ha un suo sistema neuronale modellato da anni di comportamenti e memorie e queste influenzano in gran parte il comportamento.
L'insegnamento nelle scuole, quello stesso dei genitori nella vita di tutti i giorni, dovrebbe rappresentare una manipolazione positiva, così viene identificata almeno negli intenti, certo che la differenza fra manipolazione buona o cattiva, si basa più che altro su giudizi di valore e la distinzione fra le due è molto sottile.
Il Pensiero
Premesso che il pensiero è una delle cose più misteriosa e sconosciuta che si conoscono, quanto ci si appresta a dire pertanto, è frutto più di tentativi per capire che di certezze consolidate. Partiamo da un'immagine, questa viene vista dai nostri organi, dal nervo ottico fino alla corteccia visiva, vista ma non compresa, quando arriva alla corteccia pre-frontale, l'immagine viene elaborata, associata a immagini precedenti e pertanto compresa; sembra questa capacità di associazione frammentazione e rielaborazione di esperienze precedenti all'origine del pensiero.
Portando un esempio pratico, durante il servizio militare, sono stato condotto al poligono per sparare con un fucile, non ne avevo mai impugnato uno, ebbene quando mi è stato consegnato, avevo ben presente di cosa si trattasse, l'impugnatura come doveva essere, come si dovesse usare per sparare, attraverso esperienze visive esterne, il mio pensiero aveva elaborato il modus operandi per utilizzare l'arma anche se io non l'avevo mai fatto in precedenza.
Partendo da questo presupposto e utilizzando la nostra immaginazione, possiamo montare e smontare immagini, esperienze, anche persone, secondo situazioni che il nostro cervello ha bene o male immagazzinato attraverso situazioni di vita, film, libri, conversazioni ed altro.
Questa capacità di immaginazione, è alla base anche della ricerca scientifica e tecnologica,
che assume a volte dei contorni artistici, la capacità di rincorrere la fantasia e stata infatti molte volte il fondamento principale del progresso.
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