Alla scoperta del cervello: prima parte





Come qualsiasi apparecchiatura complessa, il cervello è costituito da numerosi tipi di cellule nervose che rispecchiano l'evoluzione che ha portato dai primi esseri dotati di elementare sistema nervoso, all'uomo.
Le principali strutture che compongono il cervello umano, alcune molto arcaiche che presiedono ai principali istinti di sopravvivenza, altre più evolute dove hanno sede le attività mentali superiori, possono essere così riassunte:

  • Corteccia Frontale, la parte più nobile ed evoluta, è qui che risiede la capacità di elaborare e immagazzinare informazioni.
  • Corpo Calloso, consente la connessione fra i due emisferi cerebrali, cioè la trasmissione delle informazioni da uno all'altro.
  • Talamo, vi transitano gli stimoli sensoriali, (dolore, temperatura) diretti alla corteccia.
  • Mesencefalo, vi transitano gli impulsi provenienti da occhi e orecchie.
  • Ipotalamo, regola le funzioni del metabolismo, la temperatura corporea ed alcune sensazioni fondamentali quali la sete, la fame, il sonno.
  • Il cervelletto, coordina l'azione dei muscoli.
  • Bulbo, vi si trovano i centri per la respirazione.
  • Ipofisi, è una ghiandola che secerne ormoni dal sangue, tra cui quello della crescita.
Senza voler sottostimare le altre strutture, la corteccia è quella che rende diversi gli uomini dagli altri animali, ma in cosa consiste veramente? Un paragone, attinente potrebbe essere quello di una foresta come quella dell'amazzonia, i neuroni sono gli alberi, i rami sono i dendriti ed ognuno di essi è dotato di innumerevoli protuberanze "spine" che vanno a collegarsi con altre cellule nervose, si considera che ogni singola struttura neuronale a piramide, è dotata di ventimila "spine". 
Lungo questa fittissima rete di collegamenti, corrono tutti gli impulsi che arrivano sia dall'esterno che dall'interno del cervello stesso, grazie ad un sistema elettrochimico.



Il funzionamento
Ma nella realtà come funziona esattamente questa rete di connessioni, come riesce il cervello ad elaborare un'immagine che vediamo, una frase che sentiamo, un oggetto che tocchiamo.
Abbiamo detto che nei punti di contatto fra le cellule nervose, vi sono degli spinotti, le cosiddette sinapsi, la cellula nervosa funziona un po' come quelle vecchie centraline telefoniche dove si inserivano delle spine diverse a secondo del collegamento, solo che qui le spine sono migliaia e le centraline miliardi e danno luogo ad una serie sterminata di collegamenti possibili.
Siccome l'eccitazione dei neuroni avviene attraverso un'irrorazione di sostanze chimiche, siamo in presenza di una vera pioggia chimica che colpisce i nostri neuroni trasportando segnali di ogni tipo provenienti prevalentemente dall'esterno.
In ogni momento le cellule nervose presenti negli occhi, nel naso, nelle mani, e che fungono come dei tentacoli del cervello, ricevono e trasmettono segnali di quanto vedono, toccano, sentono, odorano; reagiscono alcune alla luce, altre al calore, altre ancora alla pressione e così via, attraverso delle variazioni elettriche delle membrane dei neuroni.
Il cervello poi traduce questi segnali in immagini, odori, parole; per fare un esempio si potrebbe paragonare ad un televisore, dove un apparecchio raccoglie dei segnali attraverso l'antenna e li ricompone in suoni ed immagini, il nostro cervello però è molto più perfezionato in quanto produce immagini tridimensionali, suoni, odori, fa suscitare sensazioni e provoca reazioni.




Semafori Cerebrali
Come abbiamo visto, in ogni momento le cellule nervose degli organi sensoriali trasmettono segnali al cervello, vi sono però delle priorità che devono essere rispettate, altrimenti sarebbe il caos, a volte le priorità sono istintive, a volte sono volontarie, io ad esempio sono assorto nei miei pensieri e non faccio caso al rumore delle auto che passano sulla strada malgrado il rumore mi venga continuamente trasmesso, volendo però posso mettere a fuoco appunto questo particolare e farlo divenire prioritario. In alcuni casi le priorità vengono stabilite inconsciamente dagli eventi, il dolore per esempio ha una precedenza su altre sensazioni, l'istinto di sopravvivenza supera anche il dolore, un soldato sotto un bombardamento, ad esempio, non si renderà certamente conto della fame o del mal di testa che diventeranno secondari.

Plasticità
Un'altra caratteristica della rete cerebrale è la plasticità, specialmente nei primi anni di vita quando i tracciati di base si stanno modellando.
Un neonato ha davanti innumerevoli scenari di futuro, potrà diventare un filosofo, un analfabeta, un matematico, un letterato a seconda degli stimoli che avranno percorso la sua rete cerebrale, gli impulsi nervosi infatti modificano la rete stessa ed ecco perchè diventa fondamentale l'apprendimento, nella seconda parte del post infatti ci sarà spazio per l'apprendimento e la memoria per capire come il nostro cervello riesca ad immagazzinare una quantità sterminata di dati.



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