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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

Come funziona un piano magnetico elettropermanente

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Presentazione Comunemente utilizzato nelle officine di lavorazioni meccaniche, per il bloccaggio dei pezzi, oltre che per il bloccaggio degli stampi sulle macchine ad iniezione plastica, questa attrezzatura rappresenta la naturale evoluzione dei piani elettromagnetici dai quali si differenzia dal fatto che si avvale di corrente elettrica solo durante il posizionamento del pezzo e durante la rimozione dello stesso e non anche durante il ciclo di lavorazione. Composizione Il piano magnetico come lo conosciamo nella sua forma tradizionale è composto da una struttura in ferro dolce, dei solenoidi elettrici e dei magneti. La caratteristica fondamentale è data dalla corona neutra, questa impedisce il diffondersi del magnetismo alla macchina e di conseguenza ai componenti elettrici ed elettronici della stessa. Altro componente fondamentale è l'alnico, una lega ferrosa contenente alluminio, nichel e cobalto, una tipologia di magnete che viene definito "

L'energia Idroelettrica

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Energia cinetica prodotta dall'acqua I mulini ad acqua rappresentano il primo caso di sfruttamento dell'energia cinetica prodotta dalla caduta dell'acqua. L'energia trasformata da cinetica in meccanica, veniva poi utilizzata per macinare, percuotere, martellare (vedi i magli). Nel corso del 900 c'è stata una graduale ma sempre maggiore riscoperta dell'utilizzo dell'acqua per la creazione di energia elettrica, si tratta di energia pulita, da fonti rinnovabili ed a impatto zero sull'ambiente dal punto di vista dell'inquinamento. Ecco così il nascere di dighe con annesse centrali elettriche, ma non solo, oggi giorno si registra anche la costruzione di mini centrali in confluenza di fiumi o corsi d'acqua laddove le condizioni siano favorevoli per sfruttare l'energia cinetica prodotta dall'acqua e non è escluso che anche i mulini ad acqua ancora esistenti, non possano in futuro essere utilizzati per la produzione di energi

Il Mulino ad acqua o idraulico

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Se pensiamo al Medioevo come all’epoca di una vera e propria rivoluzione energetica è soprattutto per il grande sviluppo dei mulini, e principalmente dei mulini ad acqua o idraulici. Visti oggi come qualcosa di poco più che folcloristico, i mulini idraulici sono stati per centinaia di anni una struttura fondamentale per svolgere una moltitudine di funzioni che in precedenza potevano essere svolte solo con la forza lavoro degli uomini. L'albero a Camme L'incremento dei mulini è stato un fenomeno tipico degli anni 1000, da poche decine di esemplari si passò ad alcune migliaia in breve tempo, tale incremento, fu determinato da uno dei pochi accorgimenti tecnici fondamentali inventati dai tecnici del medioevo, l’albero a camme.  Con gli ingranaggi, esistenti da lungo tempo già nell’antichità romana, si era tramesso il moto e se ne era modificato il piano, da orizzontale a verticale e viceversa; con l’albero a camme (un albero rotante che porta delle sporgenze) il moto v